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La città
Concentrare le volumetrie, impegnare meno territorio, sovrapporre funzioni plurime: nel parco un tessuto urbano, luogo dell’incontro, dello svago, del lavoro e del quotidiano.
Il parco centrale: la terza via
Il parco centrale diviene strumento attuatore per recuperare un’omogenea identità urbana tra il tessuto “di quartiere” preesistente e il recente sviluppo urbano. Il progetto diviene il mezzo per la riorganizzazione delle funzioni e stabilire un nuovo sistema di relazioni per l’intero quartiere e per la città: il bosco, il doppio porticato-parco, l’acqua, il verde, i percorsi pedonali e ciclabili, la copertura-parco sono gli elementi per raggiungere questo scopo.
L’ Architettura
Un’architettura riconoscibile, rappresentativa ma non autocelebrativa e monumentale, in grado di recuperare l’assetto tipo-morfologico dell’impianto della città storica dove i rapporti pieni-vuoti generino sensazioni e stimoli. Un impianto distributivo chiaro e con una esplicita connotazione anche visiva dei percorsi permette una fruibilità ed una gestione ottimizzata all’interno di un’aggregazione volumetrica modulare e flessibile alle diverse esigenze d’uso. Un’architettura in rapporto diretto e continuo con la natura che assorbe la luce durante il giorno e la restituisce nella notte rendendo magica questa dicotomia tra la notte e il giorno. “Come nidi tra le chiome degli alberi”, sopra il tetto-parco-giardino, emergono gli “uffici”.
Le Connessioni
Il progetto mira innanzitutto a creare un sistema di unione fra i diversi elementi che insistono sull’area: il suggestivo paesaggio collinare con la sua vegetazione che fa da sfondo, un’urbanizzazione disarticolata e il fiume Arno. Oggi si prospetta l’occasione di creare un luogo di unione, un luogo strategico di relazioni: flussi di persone che si muovono, interagiscono, si incontrano, lavorano, fanno shopping, si divertono, passeggiano, sostano, si informano, partecipano a spettacoli. Un luogo di lavoro, di incontro, dove si svolgono funzioni diverse e dove le automobili spariscono nei parcheggi sotterranei per permettere alla gente di muoversi liberamente in modo del tutto sereno.