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Il progetto in oggetto mira alla creazione del Centro del Calambrone, immaginando uno scenario dove il Calambrone sia non solo un luogo dotato di litorale, e quindi di frequentazione esclusivamente estiva, ma sia piuttosto un vero polo urbano: dove residenza, lavoro e servizi lo rendano vitale tutto l’anno.
Del "villaggio" del Calambrone il Centro Servizi costituisce un singolare episodio per l'evidenza della funzione centrale che assume con la costruzione della Chiesa, dell’edificio direzionale denominato il Consorzio della terapia solare e degli edifici per le centrale di teleriscaldamento, per la lavanderia e l’autorimessa. Insieme ad una palazzina per l’abitazione del dirigente, il complesso assume la posizione di fulcro centrale dell’intero insediamento del Calambrone. Questo centro trova il compimento della sua realizzazione nel 1939. Anche in questi edifici il richiamo simbolico è notevole e il carattere di edificio pubblico è spiccato.
Interessante è l’esperienza di teleriscaldamento che qui viene compiuta, infatti almeno le colonie delle Ferrovie e delle Poste venivano alimentate da energia prodotta in modo centralizzato.
Il complesso, costituito da edifici isolati, ubicati intorno alla Chiesa che occupa la posizione centrale prospiciente il Viale del Tirreno, è contornato da strade. Il terreno libero era lasciato per lo più a verde con alcune parti destinate alla viabilità di accesso ai singoli edifici. Sostanzialmente si trattava di un area rettangolare fortemente caratterizzata dall’intervento dell’uomo e che aveva assunto un carattere costruito assai spiccato. Il verde aveva una connotazione di verde urbano in netto contrasto con la pineta retrostante.
Oggi l’area è in stato di avanzato degrado, come pure gli edifici, ad eccezione della Chiesa e del Consorzio che hanno mantenuto praticamente il loro carattere originario, nonostante lo stato derivante dall’assenza di manutenzione che perdura da decine di anni.
Il progetto proposto è stato elaborato cercando di cogliere sostanzialmente quattro obiettivi prioritari:
- superamento delle condizioni di degrado fisico, ambientale, architettonico;
- conservazione dei caratteri formali degli edifici;
- previsione di destinazioni d’uso compatibili con l’impianto urbanistico e con lo scenario normativo, sociale ed economico, che si va formando;
- realizzazione di un insieme capace di costituire la Piazza e il Centro vitale del Calambrone.