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Un albergo vicino all’ospedale, per il benessere delle persone che, per bisogno o per lavoro, lo vogliono frequentare. Le terrazze giardino, le paretti verdi, i colori freschi della primavera, la luce, le trasparenze, la blue wall della facciata, i racconti del nostro territorio in stampa digitale dei corridoi, un grande ristorante serra interno/esterno, uno sky-auditorium , le suites-acquario a sbalzo verso la chiesetta romanica e infine, il parco tutto intorno, sono i materiali di supporto per la qualità della sosta metropolitana.
Attraverso la realizzazione di questo progetto gli architetti dichiarano il proprio intento di definire la “nuova” contemporanea tridimensionalità dell’hotel, immaginato come strepitosa oasi per il relax del nomade viaggiatore metropolitano.
Superfici lineari, colori evanescenti, avvolgenti trasparenze e materiali ricercati rendono Pisa il luogo ideale per dare inizio al nuovo sogno che si concretizza attraverso la creazione di questo “manifesto metropolitano” di progettazione, format per un nuovo concetto di ospitalità: un
racconto sensoriale in grado di stimolare i sensi dell’umano visitatore, coinvolgendolo
in un rapporto spaziale unico e significativo. Affascinanti volumetrie aggettanti, decisi tagli prospettici e piani non finiti che si aprono verso l’esterno di prati e tetti verdi definiscono l’audace
architettura di questa nuova fabbrica, caratterizzata da una “doppia pelle” che filtra
l’interno e lo climatizza con l’energia generata della “blue wall”, doppia pelle in vetro, sottolineando la vigorosa ricerca e la ferma voglia di trasparenza, di integrazione e di complicità con l’ambiente e con l’uomo. L’edificio, colorato esternamente di un intenso blu mare e quasi completamente rivestito da un’eterea cortina di vetro trasparente/ traslucido, si anima con la luce solare, manifestandosi apertamente nella sua integrità durante il giorno e trasformandosi con cangianti ed impalpabili sfumature di tono e di colore durante la sera, grazie all’intelligente regia illuminotecnica ed
agli intriganti giochi dei tubi fluorescenti che segnano e riflettono mutevolezze, complessità e sensazioni. Entrando il visitatore viene accolto immediatamente da una atmosfera carica di significati e di emozioni possibili ed è netta la sensazione di varcare la soglia di un mondo
illusorio, in cui è il colore ad impadronirsi delle emozioni stesse. Si percepisce subito come questo sia un “mondo specchio” che, attraverso le sue contraddizioni di forme e di tono, riflette
compiutamente la mutevolezza del mondo reale ed in cui l’indefinibilità dello spazio e la scorrevolezza del tempo rappresentano valori contraddittori che valorizzano l’ambiente.